Si parla spesso di nuove frontiere della medicina, una di queste è quella integrata. Perché è così importante e potrebbe salvare la vita a molti bambini.
La medicina abbraccia costantemente nuovi fonti di sapere allo scopo di aggiornarsi periodicamente ed offrire validi aiuti alla comunità. La medicina Integrata combina le migliori pratiche della medicina convenzionale insieme alle pratiche della medicina non convenzionale. Un mix il cui approccio tende a combinare l’alimentazione con altri fattori quali il movimento, il sonno, il benessere emotivo, la salubrità ambientale.
Tiene conto di tutti questi aspetti importanti perché insieme sono influenti e proponendo – quando è necessario – integratori o nutraceutici per colmare delle carenze nutrizionali e potenziare gli effetti probiotici, postbiotici e antiossidanti. Secondo l’esperienza quindi dei medici è necessario intervenire sia in ambulatorio che con percorsi educativi per i genitori. La medicina integrata pare che migliori significativamente la salute del bambini, riducendo così la sorgente di malattie ed il consumo di farmaci. Il tutto, per rafforzare l’organismo complessivamente e potenziare le difese immunitarie.
Numerosi gli esperti in materia pronti a sottolineare come la medicina integrata possa migliorare la salute dei bambini con la riduzione e limitazione di zuccheri aggiunti. In una ricerca pubblicata su Science nell’ottobre del 2024 è stato evidenziato come gli zuccheri ridotti nella dieta della madre durante la gravidanza e nei neonati sia un passo fondamentale per garantire la salute a lungo termine.
Un approccio salutare che porterebbe alla riduzione del rischio di patologie croniche come il diabete mellito di tipo 2 e l’ipertensione arteriosa. Già studi precedenti avevano dimostrato come l’alimentazione nella prima infanzia forse importante perché influenza la salute in età adulta, tuttavia dimostrare l’apporto degli specifici nutrienti singoli si è rivelato abbastanza difficile.
Nel Regno Unito è stata eseguita una sperimentazione spontanea durante il frazionamento dello zucchero dopo la Seconda Guerra Mondiale; i risultati ribadiscono l’importanza di un approccio alla medicina integrata che non costituisce solo il monitoraggio diagnostico e l’uso dei farmaci chimici ma proprio migliorare lo stile di vita ed avere una maggiore consapevoelzza nutrizionale fin da subito per prevenire e disciplinare lo stato di salute futuro.
Evitare gli zuccheri aggiunti nella dieta dei bambini è fondamentale ma per raggiungere questo obiettivo è necessario che ci sia un impegno massiccio da parte dei genitori ma anche dei medici. Diffondere l’educazione alimentare affinché si promuova già ai genitori il consumo di cibi naturali e non processati. Il Ministero della Salute dovrebbe orientare meglio le scelte alimentari della popolazione; un modo valido potrebbe essere quello di limitare la pubblicità del cibo spazzatura. Si riduce la spesa farmaceutica ma si garantirà un futuro più sano alle nuove generazioni.
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