Tutti sappiamo che la vitamina C apporta numerosi benefici al corpo e alla salute, ma quali sono esattamente? Scopriamoli tutti
Anche se non esistono evidenze scientifiche che la vitamina C possa curare raffreddori e influenze, è comunque utile per supportare il sistema immunitario e velocizzare la guarigione da malattie virali. Consumare regolarmente agrumi, come arance e pompelmi, può rivelarsi vantaggioso, specialmente in inverno, periodo in cui questi frutti sono più freschi e ricchi di nutrienti.
Gli agrumi sono noti per il loro elevato contenuto di vitamina C. Ad esempio, un’arancia navel fornisce circa 83 milligrammi di vitamina C, mentre mezzo pompelmo rosso ne offre circa 46. Entrambi i frutti contribuiscono facilmente a raggiungere il fabbisogno giornaliero di 75-90 milligrammi di vitamina C, raccomandato per un adulto. Questo nutriente è essenziale, poiché il corpo non può produrlo autonomamente, e svolge un ruolo chiave nel rafforzare il sistema immunitario, proteggendo l’organismo contro infezioni e malattie. Inoltre, la vitamina C aiuta nella cicatrizzazione delle ferite e nel mantenimento della salute di pelle, muscoli e vasi sanguigni. Infine, questa vitamina favorisce anche l’assorbimento del ferro da fonti vegetali, come legumi e verdure a foglia verde, essenziali per combattere la carenza di ferro.
Gli agrumi sono da sempre riconosciuti per i loro effetti positivi sulla salute, in particolare per il sistema immunitario. È però importante chiarire che non esistono prove concrete che la vitamina C possa curare il raffreddore o l’influenza. Sebbene l’assunzione di vitamina C durante un raffreddore non acceleri significativamente la guarigione, consumarla regolarmente, anche quando si è in salute, può rinforzare le difese immunitarie. In questo modo si contribuisce a ridurre la durata della malattia.
Una meta-analisi del 2013 ha evidenziato che l’assunzione quotidiana di almeno 200 milligrammi di vitamina C riduce il tempo di durata del raffreddore di circa l’8%. Tuttavia, il miglior modo per ottenere questo nutriente è attraverso il consumo di agrumi interi, piuttosto che da integratori, poiché il frutto fornisce anche fibre, acqua e altri micronutrienti benefici, come sottolineato dal nutrizionista Stefano Erzegovesi.
Oltre al supporto immunitario, gli agrumi, ricchi di antiossidanti come la vitamina C e i carotenoidi, aiutano a contrastare l’infiammazione, che può aumentare il rischio di malattie croniche come il cancro e le patologie cardiache. È inoltre importante ricordare che, sebbene la spremuta d’arancia sia salutare, il frutto intero è una scelta migliore, in quanto mantiene tutte le sostanze nutritive sinergiche che ottimizzano l’azione della vitamina C. Inoltre, il pompelmo può interagire con diversi farmaci, aumentando il rischio di effetti collaterali, quindi è fondamentale chiedere consiglio al medico se si assumono farmaci.
Infine, anche le bucce degli agrumi, spesso trascurate, contengono fibre e antiossidanti preziosi. Non vanno quindi buttate, ma possono essere grattugiate per arricchire i piatti con un tocco di sapore e salute, a patto che non siano trattate con sostanze chimiche.
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