Spesse volte sulle pareti notiamo una sostanza simile alla muffa, ma non lo è: ecco cos’è e perché bisogna intervenire subito
La presenza di macchie bianche sulle pareti è un fenomeno comune legato all’umidità, ma non si tratta di muffa nel senso tradizionale. Queste macchie sono in realtà sali minerali, come il salnitro (nitrato di potassio), che si formano quando l’umidità risale e attraversa i muri. L’umidità trasporta i sali contenuti nel terreno e nei materiali da costruzione, come il calcestruzzo e i mattoni. Quando l’umidità evapora, questi sali si cristallizzano e si depositano sulla superficie, creando una polvere bianca visibile.
Questo fenomeno, pur non essendo dannoso in sé, può essere un indicatore di problemi di umidità persistente in casa, come quelli che si trovano spesso in cantine o taverne. È più evidente quando ci sono perdite o dove l’umidità è costante. La formazione di salnitro non è solo un problema estetico, ma può essere anche un segnale di potenziali danni strutturali se non affrontato correttamente.
Per risolvere il problema, è fondamentale ridurre l’umidità nell’ambiente, migliorare la ventilazione e, se necessario, intervenire sulle fondazioni per prevenire il risalire dell’umidità. In questo modo, si potrà evitare la formazione di queste macchie bianche e proteggere la salute e l’integrità dell’edificio.
Muffa bianca: cause e rimozione delle macchie
La formazione di macchie bianche sulle pareti è comunemente causata dall’umidità di risalita. In ambienti umidi, i sali minerali presenti nel terreno possono migrare attraverso le pareti e risalire lungo le strutture murarie. Quando l’umidità evapora, questi sali si cristallizzano sulla superficie delle pareti, dando origine a una polvere bianca simile a una peluria o velluto. Questa condizione, che si distingue dalla muffa tradizionale, è inodore e non cresce su materiali come i metalli.
La muffa bianca si può riconoscere facilmente per il suo aspetto polveroso e la sua localizzazione. Solitamente appare in aree soggette a perdite d’acqua o in stanze con elevata umidità e scarsa ventilazione, come cantine o taverne. Oltre alle pareti, può essere trovata anche nelle fughe delle piastrelle o sui pavimenti. Sebbene non sia considerata pericolosa come la muffa tradizionale, la sua presenza indica un eccesso di umidità che potrebbe favorire la proliferazione di insetti, cattivi odori e provocare reazioni allergiche o problemi respiratori, come asma e rinite.
Per eliminare la muffa bianca, è necessario prima risolvere il problema dell’umidità. Una volta trovato e trattato il problema, si possono usare prodotti specifici antisale, come soluzioni a base di ammoniaca o acido muriatico. Tuttavia, è essenziale intervenire sulle cause sottostanti per evitare che la situazione si ripeta. La prevenzione passa attraverso l’uso di deumidificatori, una buona ventilazione e, se possibile, l’adozione di materiali resistenti all’umidità durante la costruzione,